Dopo aver sospeso le attività produttive in Russia lo scorso 15 marzo, Michelin ha annunciato con una nota stampa l’impossibilità tecnica di riprendere la produzione – da ricondurre in particolare a difficoltà di approvvigionamento, in un contesto di generale incertezza – e la conseguente decisione di pianificare la cessione  dell’insieme delle sue attività in Russia entro la fine del 2022.

PREVISTA LA CESSIONE DELLE ATTIVITÀ RUSSE A UNA NUOVA ENTITÀ A GESTIONE LOCALE

Lo stabilimento Michelin di Davydov

Il Gruppo francese starebbe pertanto valutando la possibilità di trasferire il controllo delle proprie attività terziarie e industriali all’attuale management locale, cercando di predisporre il quadro più favorevole possibile per i suoi dipendenti. La nuova entità opererebbe attraverso una struttura indipendente da Michelin.

Michelin Russia impiega circa 1.000 persone, di cui 750 nello stabilimento di Davydov, situato a un centinaio di chilometri da Mosca. Il sito ha una capacità produttiva annua da 1,5 a 2 milioni di pneumatici, il grosso dei quali per autovetture e ricostruiti per autocarri, principalmente per il mercato locale.

Le vendite di Michelin nel Paese rappresentano il 2% delle vendite totali del Gruppo e l’1% della sua produzione globale di pneumatici per auto. Dal punto di vista finanziario, l’attuale esposizione patrimoniale del Gruppo, nell’ambito di questo progetto, è stimata in circa 250 milioni di euro. Il completamento di tale progetto comporterebbe il  deconsolidamento di tali attività, ma non avrebbe alcun impatto sulla Guidance finanziaria del Gruppo.

NOKIAN TYRES: UN’USCITA CONTROLLATA DAL MERCATO RUSSO, DOPO 17 ANNI DI PRESENZA NEL PAESE

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Lo stabilimento di Nokian Tyres a Vsevoložsk, in Russia

Quasi in concomitanza con l’annuncio di Michelin è arrivato quello di Nokian Tyres, che, giudicando insostenibile la situazione economico finanziaria dovuta alla guerra in Ucraina e all’inasprimento delle sanzioni internazionali ai danni di Mosca, ha deciso di dare il via a un’uscita controllata dal mercato russo. La società inizierà immediatamente i preparativi per abbandonare la Russia, valutando le diverse opzioni di uscita possibili dal Paese anche in considerazione della legislazione locale e soprattutto dei dipendenti.

Nokian Tyres dovrà dar fronte a una svalutazione  di circa 300 milioni di euro relativi agli asset russi nel secondo trimestre del 2022, che saranno registrate come esclusioni non IFRS. Tenendo conto di queste svalutazioni, il valore netto degli asset di Nokian Tyres in Russia e Bielorussia ammontava a circa 400 milioni di euro al 31 maggio 2022.

UNA DECISIONE DIFFICILE MA NECESSARIA

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«Negli ultimi mesi abbiamo assistito a eventi scioccanti in Ucraina. Abbiamo seguito la situazione con grande tristezza e, insieme a tutta la comunità internazionale, condanniamo inequivocabilmente la guerra, che ha causato sofferenze indicibili a tanti», ha dichiarato  Jukka Moisio, (nella foto sopra) presidente e CEO di Nokian Tyres .

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«Il nostro obiettivo nel breve termine – ha precisato – è stato quello di adattarci all’ambiente operativo fortemente incerto e in rapida evoluzione e di mantenere il controllo delle nostre operazioni in Russia. Dopo un’attenta considerazione e la valutazione di varie opzioni, abbiamo però  deciso di ricostruire Nokian Tyres senza una presenza in Russia e di concentrarci sulle opportunità di crescita nei nostri altri mercati chiave. Non è stata una decisione facile, dato che abbiamo oltre 1.600 dipendenti in Russia, di cui apprezziamo sia le competenze sia le relazioni di lunga data con clienti e fornitori, costruite negli ultimi 17 anni».

PER GARANTIRE I TARGET PRODUTTIVI VERRÀ REALIZZATO  UN NUOVO IMPIANTO IN EUROPA ED INCREMENTATA LA CAPACITÀ DEGLI STABILIMENTI IN FINLANDIA E NEGLI USA

Per garantire la fornitura dei suoi prodotti Nokian Tyres ha deciso di aumentare la capacità dei suoi stabilimenti in Finlandia e negli Stati Uniti e di investire nella realizzazione di un impianto produttivo completamente nuovo in Europa.

La società finlandese operava in Russia dal 2005, nel 2021 oltre l’80 per cento dei suoi pneumatici per vettura è uscito dalle fabbriche russe e il business della regione, insieme a quello dell’Asia, ha rappresentato circa il 20 per cento delle vendite nette di Nokian Tyres. Andrey Pantyukhov, a capo dell’area di business Russia e Asia non fa più parte del Management Team di Nokian Tyres.

Fonti: Michelin e Nokian Tyres