L’agricoltura serba ha grandi possibilità di sviluppo ma deve puntare sulla meccanizzazione e sulle nuove tecnologie. Le condizioni climatiche e la qualità dei terreni sono favorevoli in Serbia – è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa, organizzata dall’Agenzia ICE e da FederUnacoma lo scorso maggio nell’ambito della fiera di Novi Sad – e consentono una varietà di produzioni che vanno dai seminativi agli ortofrutticoli, fino agli allevamenti e alla forestazione.
OCCORRE UN PARCO MACCHINE DI NUOVA GENERAZIONE
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Per mettere a frutto il potenziale del Paese è però necessario un parco macchine di nuova generazione, in grado di operare anche con il supporto di sistemi informatici e satellitari avanzati che migliorino le rese e riducano l’impatto ambientale dell’attività agricola.
Su questi aspetti si è soffermato, nel corso della conferenza stampa, Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, l’associazione che rappresenta le industrie italiane e che organizza la grande esposizione mondiale della meccanica agricola Eima, che si svolgerà a Bologna dal 9 al 13 novembre prossimo.
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«La fiera di Novi Sad – ha detto Malavolti – dedica molta attenzione alla meccanizzazione e ai sistemi innovativi per l’agricoltura, e ospita importanti case costruttrici italiane interessate a collaborare con il Paese balcanico. Nello stesso tempo cresce l’interesse per la rassegna bolognese da parte degli operatori serbi, presenti nelle ultime edizioni con delegazioni consistenti».
ATTESI A EIMA INTERNATIONAL 2022 OLTRE MILLE OPERATORI SERBI
Il numero di rivenditori e imprenditori agricoli serbi presenti ad Eima International 2018, prima del blocco dovuto alla pandemia Covid, è stato pari a 1.300, e l’aspettativa è che nell’edizione di quest’anno si possa tornare sugli stessi livelli. Agli operatori serbi la rassegna di Bologna offre una vastissima scelta di tecnologie – è stato spiegato – con oltre 50 mila modelli di macchine, attrezzature e componenti suddivisi in 14 Settori di specializzazione e in 5 Saloni tematici (“Componenti”, “Digital”, “Energy”, “Green” e “Idrotech”).
L’EXPORT DI MACCHINE AGRICOLE “MADE IN ITALY” VERSO LA SERBIA È CRESCIUTO DEL 27 PER CENTO NEL 2021
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Del resto, dopo gli impedimenti anche logistici dovuti alla crisi sanitaria, gli scambi commerciali fra Italia e Serbia hanno ripreso vigore. Se l’anno 2020 si è chiuso con un valore totale delle esportazioni italiane in Serbia di 19,2 milioni di euro, dei quali 6,6 relativi alle trattrici e 12,6 relativi alle altre macchine e alle attrezzature, nel 2021 – secondo i dati Istat sul commercio estero – si registra un valore dell’export italiano pari a 24,4 milioni, un dato che corrisponde ad una crescita del 27% rispetto all’anno precedente.
DIVULGAZIONE E ASSISTENZA TECNICA I SUPPORTI FONDAMENTALI PER UN SALTO DI QUALITÀ DELLA MECCANIZZAZIONE NEL PAESE BALCANICO
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L’Italia ha dunque tecnologie utili per l’agricoltura serba, che integrano bene quelle già prodotte nel Paese balcanico, ma la diffusione della meccanizzazione richiede anche servizi di divulgazione e di assistenza tecnica, giacché è più che mai necessario adottare soluzioni specifiche per le esigenze dei diversi territori del Paese ed usare i mezzi meccanici al massimo delle loro potenzialità.
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In questo senso un ruolo molto importante spetta alle strutture di supporto e di formazione già presenti in Serbia. Uno specifico report dell’Ufficio ICE di Belgrado ricorda come in Serbia operino attualmente 16 Istituti specializzati nel miglioramento della qualità delle produzioni agricole, mentre le 4 Università e le 26 Scuole secondarie di indirizzo agricolo possono coprire i fabbisogni di istruzione e formazione specifici per la meccanizzazione.
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Italia e Serbia sono pronte a collaborare anche a questo livello – ha concluso il Vice Direttore Generale di FederUnacoma Fabio Ricci – creando collegamenti fra istituti di formazione e di ricerca dei due Paesi. Nell’area tematica di Eima Campus – ha ricordato Ricci – sono peraltro presenti i maggiori enti di ricerca e formazione a livello italiano e internazionale, con un programma di corsi e conferenze centrato proprio sui nuovi fabbisogni di meccanizzazione, mentre i lavori del Club of Bologna (assise internazionale di esperti di meccanizzazione agricola) svilupperà un’agenda di lavori che riguarda i diversi modelli di agricoltura presenti in Europa e i percorsi per portare le produzioni continentali sui più alti standard qualitativi.
Fonte: FederUnacoma
Le immagini (fonte Novosadski sajam pagina Facebook) si riferiscono all’edizione 2022 della fiera di Novi Sad.