Icaro X4, sviluppato dalla start up italiana Free Green Nature di Colle Umberto (TV), è un rover  in grado di sfruttare l’azione naturale dei raggi ultravioletti UV-C e dell’ozono per il controllo delle malattie fungine come la peronospora, l’oidio e la botrite, tipiche dei vigneti, lavorando un modo totalmente autonomo e in piena sicurezza per le persone e per l’ambiente.

Presenta una struttura di base a doppia trave a C in acciaio, con telaio a doppia culla a traliccio superiore in acciaio avvitata, provvista di  4 ruote con due ammortizzatori ad olio per ruota e trazione integrale permanente. «La geometria di Icaro X4 – fanno presente gli sviluppatori – è stata pensata per mantenere il baricentro più in basso, al fine di ottenere la massima stabilità, anche con pendenze importanti».

ALIMENTAZIONE IBRIDA: MOTORE ENDOTERMICO E BATTERIE AL LITIO

L’alimentazione è ibrida poiché combina l’energia della batteria al Litio da 7,68 kWh con quella generata da un motore diesel monocilindrico Stage V da 513 centimetri cubi di cilindrata: una scelta determinata dal fatto che  la maggior parte dei vigneti non sono elettrificati e il solo funzionamento a batteria avrebbe portato pesi e dimensioni non idonei a passaggi frequenti.

Inoltre Icaro con il suo peso ridotto (peso totale: 1.300 kg) rispetto al tradizionale trattore, consente di preservare il suolo, senza creare avvallamenti, grazie a diverse componenti realizzate in lega leggera.

SISTEMA DI NAVIGAZIONE AUTONOMA E MOLTEPLICI DOTAZIONI DI SICUREZZA

Icaro X4

Il veicolo è dotato di guida autonoma con sistema di navigazione GNSS (Global Navigation Satellite Systems) e antenna RTK (Real Time Kinematic), progettata internamente per ottenere la massima precisione di navigazione, e c’è la possibilità di gestitlo in remoto.

La sicurezza nei confronti di persone, animali e cose è garantita dalla presenza di telecamere con intelligenza artificiale, sensori di posizione RTK, sensori Radar certificati SIL2 (con preallarme a 4 metri) per la sicurezza anteriore e posteriore nel verso della carreggiata e paraurti basculanti elettromeccanici anticollisione.

Grazie alla telemetria Icaro X4, che può beneficiare degli incentivi “Industria 4.0”,  è collegato ai server di Free Green Nature, tramite la rete LTE, per garantire un monitoraggio costante e sicuro.

RAGGI UV-C E OZONO PER UNA DIFESA  SOSTENIBILE

Icaro X4

Le sorgenti UV-C di cui Icaro X4 è equipaggiato sono installate su due pannelli laterali ripiegabili e adattabili: 4 elementi per lato, ciascuno dei quali possiede all’interno 8 lampade (21 W, 425 mA per lampada) operanti alla lunghezza d’onda di 53,7 nanometri.

Lo scorso anno, dopo un quadriennio di progettazione e ricerca ha preso ufficialmente avvio  la sperimentazione di Icaro in vigneto, gestita dal Crea-Ve (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, sede del Veneto) e volta ad accertare quali siano le migliori combinazioni tra intensità di radiazione, frequenza dei trattamenti e velocità di avanzamento.

I risultati fin qui ottenuti vengono giudicati promettenti: i raggi UV-C si sono mostrati infatti in grado di stimolare le difese naturali delle viti e di devitalizzare le cellule fungine e anche  l’ozono prodotto dagli emettitori ha manifestato un azione fungicida. In particolare i raggi UV-C hanno manifestato un’efficacia del 100% contro l’oidio mentre per quanto riguarda le peronospora la loro efficacia è risultata meno pronunciata.

Oltre alla drastica riduzione di prodotti chimici antifungini, Icaro X4, che è in grado di lavorare anche di notte e con la pioggia – le condizioni migliori per sconfiggere gli attacchi fungini – abbatte le emissioni di CO2 grazie al sistema ibrido integrato e garantisce una bassa rumorosità.

Stando alle dichiarazioni di Free Green Nature, a seconda delle condizioni climatiche della stagione può preservare una media di 12-15 ettari.

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