Con la presentazione in Senato del disegno di legge intitolato “Disposizioni sulla istituzione dell’Albo degli agromeccanici e sull’esercizio dell’attività di agromeccanico” inizia ufficialmente il percorso verso il riconoscimento della figura dell’imprenditore agromeccanico e, soprattutto, della professionalità che il sistema agricolo si attende dai contoterzisti.

UNO STRUMENTO IN DIFESA DELLA PROFESSIONALITÀ DELLA CATEGORIA

Lo rende noto l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (Uncai), che con il suo presidente Aproniano Tassinari ringrazia i firmatari del disegno di legge, i senatori Gianpaolo Vallardi, Giorgio Maria Bergesio, Rosellina Sbrana, Gianfranco Rufa, Cristiano Zuliani, Pietro Pisani, Tony Chike Iwobi, Cesare Pianasso. «In particolare desideriamo ringraziare il presidente della Commissione agricoltura al Senato, il Senatore Gianpaolo Vallardi, al quale abbiamo sottoposto la prima bozza della nostra proposta legislativa, ricevendo non solo immediato sostegno, ma anche suggerimenti e correzioni, fino ad arrivare a un testo sfrondato dell’inessenziale, composto da pochi articoli incentrati sulla qualificazione della professionalità agromeccanica, sulla tracciabilità dei servizi conto terzi, sulla formazione, sulla sicurezza sul lavoro e sulla tutela di chi si avvale di imprese agromeccaniche», illustra il presidente Uncai.

«Con l’Albo – aggiunge Tassinari – il contoterzista potrà certificare la propria professionalità e competenza nell’uso delle macchine e attrezzature agricole, comprese le più complesse e tecnologicamente avanzate, con evidenti vantaggi per quanti si avvalgono dei suoi servizi e la messa in fuori gioco del ‘far west’ che a volte si riscontra nel settore abbassando gli standard professionali». 

AGROMECCANICI DIFENSORI DELL’AMBIENTE

Albo degli agromeccanici

L’Albo ha, infine, lo scopo di riconoscere quanto gli agromeccanici svolgono anche in favore dell’ambiente, grazie a un parco macchine costantemente rinnovato: «Tra gli obiettivi c’è, infatti, quello di favorire un uso  multidisciplinare delle macchine agricole in dotazione degli agromeccanici, incrementandone l’uso per lavori di tipo ambientale, di tutela e manutenzione del territorio, riqualificazione delle aree urbane, gestione dei comprensori periurbani, prevenzione del rischio geologico, potenziano in questo modo la meccanizzazione nelle filiere agroindustriali e nelle attività di salvaguardia dell’ambiente e dei territori», conclude Tassinari. 

Fonte: Uncai

Fonte immagini: Claas Italia (apertura), Seppi M.