Sembra irrimediabilmente avviata verso la chiusura la fabbrica francese di Saint-Dizier, appartenente dal 2011 a YTO Group, sussidiaria di China National Machinery Industry Corporation (Sinomach), uno dei più importanti gruppi finanziari cinesi.

Manca ancora  una comunicazione ufficiale da parte della proprietà cinese ma, stando a quanto riferiscono i media locali e in particolare Info France 3 Champagne-Ardenne, lo stabilimento avrebbe i giorni contati. 

IL NAUFRAGIO DEL PROGETTO “TRATTORI MANCEL”

YTO

A dare il colpo di grazia al sito produttivo dell’Alta Marna sarebbe stata l’emergenza sanitaria Covid-19, anche se va fatto presente che già qualche anno fa YTO France aveva manifestato evidenti segni di difficoltà a causa soprattutto del forte ridimensionamento del mercato trattoristico cinese, principale canale di sbocco delle trasmissioni e dei componenti prodotti a St-Dizier.   

Uno stato di sofferenza al quale si era cercato di trovare una soluzione con un ambizioso piano riorganizzativo che prevedeva tra l’altro il ritorno alla fabbricazione di trattori, tant’è vero che il Sima 2019 aveva fatto da cornice al debutto dei trattori marcati Mancel (4 modelli da 110 a 145 cavalli in versione ancora non definitiva ma che già vantavano la presenza di motori FPT Industrial), costruiti a Saint-Dizier per essere commercilaizzati in Europa a partire proprio da quest’anno.

QUASI MEZZO SECOLO DI STORIA ALLE SPALLE

Il progetto, che avrebbe dovuto essere supportato da un investimento di circa 60 milioni di euro, ha subito però un brusco arresto e anche se il gruppo YTO preferisce usare il termine “aggiornamento”, ormai per il sito di Saint-Dizier non sembrerebbe esserci alternativa all’interruzione delle attività e al licenziamento degli attuali 35 dipendenti.

Una decisione che segna la fine di una grande avventura industriale, come sottolineano i media locali.

Lo stabilimento di Saint-Dizier è stata fondato nel 1924 dalla famiglia Champenois, un piccolo produttore locale di macchine agricole a trazione animale, per poi passare negli anni ’50 nelle mani dapprima degli americani di Cima (Compagnie Industrielle de Matériel Agricole) e successivamente in quelle di International Harvester France, di cui la fabbrica francese ha seguito le vicende attraverso l’acquisto da parte di Tenneco-Case Corporation (1984), la nascita di Case IH e la sua fusione con New Holland Agriculture (1999).

Al suo apice, nel corso degli anni ’70, lo stabilimento impiegava circa 3.000 persone e dalle linee produttive usciva un trattore ogni 7 minuti.

Al 2001 risale l’acquisto della fabbrica – convertita nel frattempo alla produzione di trasmissioni per trattori –  insieme al marchio Mc-Cormick, da parte di Landini, ultima proprietaria del sito di Saint-Dizier prima della cessione ai cinesi di YTO.

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