Federico Bricolo è il nuovo presidente di Veronafiere SpA per il triennio 2022- 2025.

Veronese, classe 1966, Bricolo ha alle spalle una lunga carriera nelle Istituzioni, che lo ha portato a ricoprire incarichi di primo piano sia nell’ambito del Governo, come sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, sia in quello del Parlamento.

Ha ricoperto anche incarichi in organismi internazionali e da parlamentare ha partecipato anche a diverse missioni all’estero incontrando Rappresentanti di governo e diplomatici, dagli USA all’Afghanistan.

Per cinque anni è stato presidente del CDA di Editoriale Nord e successivamente responsabile della Segreteria politica e dell’Ufficio legislativo della Lega Nord.

 

CONSOLIDAMENTO E CRESCITA DI VERONAFIERE AL CENTRO DEL SUO MANDATO, NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

 

«Ringrazio il presidente uscente Maurizio Danese (a destra nella foto sopra) per gli importanti risultati raggiunti e per aver guidato la Fiera con fermezza, coraggio e innegabile capacità imprenditoriale anche nei momenti di massima difficoltà; così come il direttore generale, Giovanni Mantovani, i dirigenti e tutti i dipendenti per il grande impegno profuso in un periodo molto complesso – ha dichiarato il neopresidente di Veronafiere SpA – . La sua conferma in CdA, unitamente a quella di Matteo Gelmetti, garantisce la continuità aziendale. Raccolgo un testimone importante e oltremodo sfidante sotto il profilo della competitività della quarta industria fieristica italiana, dell’internazionalità delle manifestazioni a marchio Veronafiere e delle potenzialità di una società divenuta nel tempo un vero e proprio brand di promozione nel mercato globale. Consolidamento e crescita di Veronafiere, oltre a innovazione e rinnovamento, saranno al centro del mio mandato e dell’azione del Consiglio di Amministrazione di alto profilo eletto dai Soci, ai quali esprimo riconoscenza per l’incarico affidatomi».

 

UNA FIERA TOTALMENTE RINNOVATA NELLA FORMA E NEGLI OBIETTIVI

«Lascio la presidenza di una fiera che oggi si presenta sul mercato totalmente rinnovata nella forma e negli obiettivi – ha commentato il presidente uscente Maurizio Danese – e per questo ringrazio il management, tutta la squadra operativa e i Soci che, in questi due mandati, non mi hanno fatto mancare fiducia e sostegno. A partire dalla prima grande sfida della trasformazione della fiera in società per azioni lanciata al mio insediamento nel 2015 e concretizzata tra novembre 2016 e febbraio 2017».

«Il bilancio 2021 approvato oggi –  ha proseguito Danese – ci restituisce una fotografia economico-finanziaria di un Gruppo fieristico che, grazie all’aumento di capitale di 30 milioni di euro sottoscritto da tutti i Soci e ai 31,2 milioni di euro di ristori ricevuti dal Governo su istanza di Aefi, può finalmente voltare le spalle alla crisi registrata negli ultimi due anni, la più grave dalla sua costituzione».

«Sono certo che il nuovo presidente, Federico Bricolo, saprà guidare Veronafiere verso traguardi sempre più competitivi in Italia e all’estero. Nonostante lo scenario globale sia profondamente mutato – ha concluso Maurizio Danese –, la fiera di Verona si conferma asset strategico per la promozione delle principali filiere del made in Italy rappresentate nelle 70 manifestazioni organizzate direttamente in quartiere e nelle 20 nei principali mercati della domanda».

 

NOMINATO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

L’Assemblea dei Soci ha provveduto anche a eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione che risulta così composto: Romano Artoni (Vicepresidente), Maurizio Danese, Matteo Gelmetti (Vicepresidente), Alberto Segafredo, Alex Vantini e Mario Veronesi.

 

Fonte: Servizio Stampa Veronafiere