Sembra garantita, almeno sulla carta, la ripartenza, seppure a ranghi ridotti, della Tecnofer, storica ditta di Ostiglia presente sul mercato da 50 anni e leader in Italia nella produzione di spirali elicoidali in metallo destinate per lo più alla  movimentazione dei cereali. 

A guidare il nuovo corso dell’azienda,  sarà la tedesca Präzi-Flachstahl, legata al colosso delle macchine agricole Claas.

Stando a quanto riferiscono i media locali, grazie ad un rilancio dell’ultima ora, Canalgrande84 srl ­ – newco costituita dalla Prazi assieme al gruppo modenese Wam, casa madre della Flitech di Poggio Rusco, altra azienda metalmeccanica con analoga specializzazione ­ – avrebbe superato l’offerta di acquisto fatta dalla brasiliana Screw, aggiudicandosi il bando finale per l’affitto del ramo ostigliese della Tecnofer (l’azienda possedeva anche uno stabilimento a Calto, in provincia di Rovigo, entrato nell’orbita del gruppo Agco e oggetto di recente di consistenti investimenti, mentre l’unità produttiva di Ficarolo, anch’essa nel Rodigino, è stata chiusa lo scorso luglio).

PREVISTA A SETTEMBRE LA RIPRESA DELL’ATTIVITÀ

Tecnofer

La ripresa dell’attività è prevista a settembre, con sei dei tredici dipendenti, seguita da un graduale ritorno in fabbrica del restanti sette operai nel corso di ottobre.

La chiusura dei battenti risale a febbraio 2020 dopo che lo scorso  dicembre la dirigenza dell’azienda ostigliese, dove lavoravano allora 80 dipendenti, aveva depositato in Tribunale richiesta di concordato in bianco, riservandosi di presentare entro i mesi successivi un piano di rientro o di ristrutturazione del debito.

Alla base della crisi ci sarebbe la politica di prezzi al ribasso imposta dai clienti, grandi gruppi industriali del settore macchine agricole, che avrebbero instaurato una sorta di oligopolio.

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