Secondo Rosspetsmash, l’associazione che rappresenta i costruttori russi di macchine agricole,  la produzione locale è aumentata del 20 per cento nel primo semestre dell’anno  raggiungendo un valore di 72 miliardi di rubli corrispondente all’incirca a  820  milioni di euro, mentre le vendite di macchine agricole russe sul mercato interno sono aumentate del 39 per cento attestandosi a quota 60 miliardi di rubli, corrispondenti a 683 milioni di euro..

Entrando nei dettagli la produzione di trincia semoventi è cresciuta del 32 per cento a 488 unità, quella delle mietitrebbie dal 20 per cento a 3.000 unità e quella delle falciatrici semoventi dal 16 per cento a 224 unità.

In crescita anche altre tipologie di macchine fabbricate dai costruttori russi: tra queste gli erpici che hanno raggiunto  2.570 unità (+14%), i trattori a trazione integrale saliti a 11.320 unità (+11%), le presse (898 unità, +7%), le seminatrici (3.100 unità, + 7%) e le irroratrici (621 unità, +5%).

INCREMENTO A DUE CIFRE ANCHE PER L’EXPORT DI MACCHINE “MADE IN RUSSIA”

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In crescita, sempre da fonte Rosspetsmash, anche l’export di macchine agricole fabbricate in Russia che nei primi 7 mesi dell’anno hanno raggiunto un valore di 8,6 miliardi di rubli, pari all’incirca a 98 milioni di euro, in crescita del 23 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con incrementi particolarmente accentuati per mietitrebbie e irroratrici.

Tra i principali sbocchi i Paesi CSI (è aumentata la richiesta di forniture da parte di Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan)  l’Europa e il Medio Oriente.

Quanto all’Europa Rosspetsmash  evidenzia come sia aumentato l’export di macchine agricole russe  verso la Repubblica Ceca, i Paesi Bassi, la Bulgaria, la Francia e la Germania, a fronte di una diminuzione delle spedizioni dirette in Polonia e Slovacchia.

MISURE DI SOSTEGNO DA PARTE DELLO STATO CONTROBILANCIANO L’ANNULLAMENTO DELLE FIERE DI SETTORE

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Ha contribuito alla crescita dell’export, ha fatto presente l’associazione dei costruttori russi, il lancio e l’attuazione di una serie di misure di sostegno statale, tra cui il programma di sovvenzioni al trasporto di prodotti industriali e la compensazione di una parte dei costi in relazione alla partecipazione delle fabbriche a convegni ed esposizioni internazionali.

Sempre  a detta di Rosspetsmash, il tasso di crescita delle esportazioni di macchine agricole nel 2020 avrebbe potuto essere più elevato se non fosse stato per l’introduzione di misure restrittive legate alla diffusione di Covid-19, che includevano, tra l’altro, l’annullamento di una serie di fiere internazionali di settore.

Rosspetsmash prevede per  la fine del 2020 l’export in questione non risulterà inferiore  ai 12 miliardi di rubli totalizzati lo scorso anno che rappresentano attualmente il miglior risultato conseguito fino a oggi.

Fonte: Rosspetsmash