Pöttinger, specialista affermato a livello mondiale nei settori della raccolta del foraggio, della lavorazione del terreno, della preparazione del letto di semina e della tecnica di semina, riconferma con convinzione e orgoglio le sue solide radici austriache. E prosegue nel suo percorso di arricchimento della propria già variegata offerta di attrezzature dedicate al settore della lavorazione del terreno introducendo sempre nuovi prodotti che vanno a colmare le ultime lacune rimaste all’interno della gamma aziendale.

L’INGRESSO IN GAMMA DELLE MACCHINE PER LA PROTEZIONE MECCANICA DELLE COLTURE DELL’AUSTRIACA CFS, ACQUISITA L’ANNO SCORSO

In questo caso si tratta delle innovative macchine per la protezione meccanica delle colture realizzate da un’altra realtà austriaca di spicco nella meccanizzazione agricola, la CFS Cross Farm Solution insediata a Stoitzendorf, nella Bassa Austria, con cui Pöttinger ha avviato l’anno scorso una collaborazione di successo, acquisendone i prodotti, all’opera in campo sotto la nuova veste dall’agosto 2021, e instaurando una cooperazione che vede i due fondatori di CFS, Andreas Egelwolf e Leopold Rupp, affiancati da personale esperto di CFS, impegnati a supportare attivamente la casa costruttrice a conduzione familiare di Grieskirchen, facendo parte del suo organico.

INAUGURATO IL 25 OTTOBRE SCORSO LO STABILIMENTO DI STOITZENDORF, AMPLIATO E RINNOVATO IN 8 MESI CON UN INVESTIMENTO DI 4,5 MILIONI DI EURO     

Pöttinger

A riprova della bontà dell’operazione, basti pensare alla rapida e decisa affermazione di queste macchine sul mercato, con conseguente significativo incremento delle vendite, Di qui l’esigenza di procedere ad un ampliamento dello stabilimento di Stoitzendorf, ultimato nel tempo record di soli otto mesi, tanto che l’inaugurazione ufficiale del rinnovato sito produttivo è avvenuta  il 25 ottobre scorso alla presenza di proprietari, dirigenza aziendale, collaboratori e convitati.

Oltre ad un ulteriore areale di 1.750 metri quadri destinato al montaggio, sono stati costruiti nuovi uffici e spazi comuni estesi su una superficie di 600 metri quadri: il tutto ha richiesto un investimento pari a 4,5 milioni di euro, creando così posti di lavoro moderni ed ergonomici, secondo gli elevati e sostenibili standard di Pöttinger. Nell’ampliato stabilimento ora lavorano complessivamente 30 dipendenti, tra quelli di Pöttinger e quelli di CFS.

INAUGURATO IL 25 OTTOBRE SCORSO LO STABILIMENTO DI STOITZENDORF, AMPLIATO E RINNOVATO IN 8 MESI CON UN INVESTIMENTO DI 4,5 MILIONI DI EURO

Fatto sta che, accanto ai due stabilimenti di Grieskirchen e di St. Georgen, per il montaggio di macchine per la fienagione, quello di Stoitzendorf costituisce oggi il terzo impianto produttivo di casa Pöttinger  in Austria e rappresenta inoltre anche il terzo stabilimento per il montaggio di macchine per la coltivazione del suolo, aggiungendosi a quello di Vodnany (nella Repubblica Ceca) riservato alla lavorazione del terreno ed a quello tedesco di Bernburg, centro strategico di riferimento per la tecnica di semina.

IL POLO PRODUTTIVO DI STOITZENDORF DIVENTA CENTRO DI COMPETENZA

Nel polo produttivo di Stoitzendorf, invece, Pöttinger ha stabilito, come abbiamo visto, il proprio centro di competenza per la protezione meccanica delle colture, sede dello sviluppo di innovazioni tecniche e deputato ad ospitare nei nuovi capannoni la messa a punto di macchine realizzate attraverso processi di produzione all’avanguardia e mirate a soddisfare pienamente le esigenze della clientela.

SI GUARDA AD UN PROCESSO PRODUTTIVO SOSTENIBILE E A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

Nel frattempo le rompicrosta e le sarchiatrici a marchio Pöttinger stanno operando con ottimi risultati sui campi di tutto il mondo, al pari degli strigliatori: attrezzature per la protezione delle colture con le quali il costruttore di Grieskirchen ha raggiunto l’obiettivo di dar vita all’interno della propria  gamma di prodotti ad un settore dedicato al controllo meccanico delle infestanti e a molti altri ambiti di applicazione, quali la frantumazione delle incrostazioni del terreno, l’interramento di fertilizzante o l’areazione delle colture. Tutte fasi lavorative, queste, che rientrano a pieno titolo in un processo produttivo sostenibile e a basso impatto ambientale.

Fonte: Pöttinger