Regione Lombardia ha sviluppato un piano che prevede l’utilizzo del drone per la distribuzione di prodotti fitosanitari a protezione delle colture; un programma di azioni che è partito dalla sperimentazione su riso e vite e ora interessa anche le coltivazioni olivicole. Le prime sperimentazioni, dopo l’approvazione del piano da parte del ministero, sono iniziate in provincia di Pavia e di Sondrio e lo scorso 5 agosto si sono svolte anche in provincia di Brescia.

Le attività progettuali sono state sottoposte, nel rispetto della normativa vigente, al ministero della Salute per le verifiche dei gruppi di esperti e le relative autorizzazioni, riferisce la nota stampa di Regione Lombardia. La proposta del progetto è stata apprezzata per la completezza e solo a fronte di piccole integrazioni è stata rapidamente autorizzata. Ogni intervento è preventivamente notificato al Ministero della Salute e alle ATS competente per territorio.

UNA VOLTA OTTENUTI I RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE VERRÀ VALUTATO L’UTILIZZO SU PIÙ LARGA SCALA

«Servono progetti innovativi – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – per far fronte ai problemi che stanno mettendo in ginocchio alcune filiere. Con questo piano valuteremo l’efficacia del drone per raggiungere zone meno accessibili; per valutare, inoltre, la precisione della distribuzione e quantificare anche i risparmi per le aziende in termini economici e di lavoro. Tutte le prove sono realizzate con prodotti fitosanitari autorizzati per le colture nel rispetto dei dosaggi di etichetta; il monitoraggio sarà costante per garantire qualità e sostenibilità ambientale. Una volta ottenuti i risultati valuteremo l’utilizzo su più larga scala».

IL PIANO LOMBARDO FARÀ DA APRIPISTA A TUTTO IL COMPARTO ITALIANO

«La normativa nazionale non prevede, ad oggi – ha aggiunto l’assessore regionale – l’utilizzo dei droni per l’applicazione di prodotti fitosanitari. Il nostro piano, primo a livello nazionale, farà da apripista a tutto il comparto italiano. Ci aspettiamo ottimi risultati. Da qui deve partire anche un adeguamento della legge». «Il drone – ha chiosato – viene ormai usato in tutto il mondo, non possiamo sempre restare indietro a causa della burocrazia».

IL PROGETTO OLIVO IN PROVINCIA DI BRESCIA

Lombardia

Negli ultimi anni il settore olivicolo lombardo ha subito una crescente pressione per via del manifestarsi di nuove problematiche fitosanitarie (Cascola verde, cimice asiatica e tignola rodiscorza) oltre a quelle storiche, come la mosca dell’olivo, che nel complesso hanno significativamente compromesso la capacità produttiva del comparto.

Nel 2019 si è registrata una perdita pari al 90 per cento e rispetto al triennio 2016-2018. Se nel 2020 la produzione di olive si è attestata intorno alle 5700 tonnellate, il 2021 è risultato un anno ancora più nero con una produzione di sole 1200 tonnellate.

L’obiettivo di questo sotto progetto è sperimentare una strategia di applicazione efficace e innovativa per la difesa dalla mosca dell’olivo in alcuni oliveti lombardi che combini l’impiego dei droni e di esche insetticide autorizzate. Il test effettuato presso l’azienda agricola Monte Croce di Desenzano del Garda (BS) ha avuto un esito molto positivo.

Fonte: Regione Lombardia