Un 2021 in forte crescita per il gruppo Kuhn (una delle cinque divisioni del gruppo industriale Bucher Industries, con sede in Svizzera) che ha realizzato nel corso dell’anno vendite nette per 1.319 milioni di franchi svizzeri, corrispondenti alll’incirca a 1,21 miliardi di euro, facendo registrare un incremento del 20,5 per cento rispetto al 2020.

DOMANDA DI MACCHINARIO AGRICOLO PARTICOLARMENTE SOSTENUTA

Il quartier generale del Gruppo Kuhn a Saverne, in Francia.

La domanda per i prodotti della divisione è stata molto forte in tutte le regioni chiave – si legge nel comunicato stampa diffuso dal gruppo svizzero –  e si è assistito a un intensificarsi dello sviluppo positivo già avviato nella seconda metà del 2020 grazie anche ai vari programmi governativi di sostegno agli agricoltori e agli elevati prezzi dei prodotti agricoli che hanno fatto crescere la propensione agli investimenti in macchinario agricolo, senza trascurare le condizioni climatiche globali piuttosto favorevoli.

I bassi livelli di inventario hanno spinto inoltre i rivenditori ad effettuare ordini anticipati e in grandi volumi. Kuhn ha beneficiato anche in alcune parti del mondo, come il Nord America, dell’inversione di tendenza e della necessità manifestata dagli agricoltori, all’avvio della ripresa dopo il prolungato periodo di bassa redditività dei seminativi, di rinnovare le loro flotte con macchine più produttive.

L’Europa, dal canto suo, ha registrato un buon sviluppo e in Brasile la disponibilità degli agricoltori ad investire è stata straordinariamente alta.

QUASI IL 30 PER CENTO IN PIÙ DI ORDINI RICEVUTI

L’acquisizione ordini da parte del gruppo Kuhn è aumentata di quasi un terzo (+29,9%) rispetto al 2020: da 1,290 a 1,676 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,53 miliardi di euro).

Anche Kuhn Group, come l’industria nel suo insieme, si  è trovato alle prese con problemi legati ad interruzioni alla catena di approvvigionamento e alla logistica che è stato comunque in grado di affrontare brillantemente.

Il reclutamento di personale aggiuntivo qualificato ha presentato delle difficoltà, in particolare negli Stati Uniti. Di conseguenza è stato possibile adattare solo parzialmente le capacità produttive al portafoglio ordini record.

PREVISTO UN MARGINE OPERATIVO INTORNO AL 12 PER CENTO

Tuttavia, come anticipato, le vendite sono aumentate notevolmente nel corso del 2020 e hanno superato notevolmente il livello già elevato del 2019. In questo contesto, grazie a un utilizzo ottimale degli impianti e al trasferimento dell’aumento dei prezzi dei materiali, la divisione ritiene probabile che il margine operativo raggiunga un livello intorno all’obiettivo del 12 per cento .

Fonte: Bucher Industries