Il prezzo del gasolio continua ad aumentare, nonostante il decreto Rilancio avesse annullato l’aumento programmato delle accise sulla benzina e sul diesel previsto nella Manovra 2020 per gli anni 2021, 2022 e 2023.

La lamentela arriva da Uncai, l’Unione  nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali che in una nota stampa fa presente come la domanda di greggio, trainata soprattutto dalla Cina, abbia fatto volare il prezzo medio del gasolio, passato da 1,248 euro/litro del 9 novembre a 1,445 euro/litro del 22 marzo, mentre nel caso del carburante agricolo agevolato da 0,33 euro/litro si è arrivati a 0,48.

«Per una azienda agromeccanica di medie dimensioni –  evidenzia Uncai – questo si traduce su base annua in un incremento di spesa in carburante agricolo agevolato di circa 15mila euro. Il petrolio sta mostrando una forte resistenza alla pandemia, e gli esperti prevedono ulteriori rincari finché non raggiungerà gli 80 euro a barile.

UNCAI: «C’È IL RISCHIO DI UN EFFETTO CASCATA SUL COSTO DEI SERVIZI E DEI BENI ALIMENTARI

«La situazione è delicata per tutto il comparto agroalimentare a partire dal settore agromeccanico, impegnato oggi nelle lavorazioni in campo e fra pochi mesi con la raccolta e il trasferimento su gomma dei prodotti – ha  affermato il presidente di Uncai  Aproniano Tassinari –. Senza interventi si assisterà a un effetto a cascata sul costo dei servizi conto terzi e soprattutto dei beni alimentari. Il rischio deflazione patito nel 2020 è superato, a questo punto però occorre intervenire affinché l’inflazione dei prezzi dei beni e dei servizi non anticipi troppo la ripresa economica effettiva».

ALL’AGRICOLTURA SERVONO PIÙ SCONTI DI ACCISA

Situazioni analoghe hanno sempre portato a una contrazione forzata dei costi di produzione pur di contenere il più possibile gli aumenti sugli scaffali .

«Nell’immediato – ha concluso Tassinari – occorre anticipare le annunciate ripercussioni negative sul settore agricolo con ulteriori sconti di accisa all’acquisto del carburante agricolo agevolato. Inoltre è tempo di avviare un discorso partecipato sull’approccio agro ecologico della PAC 2023-2027 che aggreghi e metta a confronto tutte le componenti operative del mondo agricolo sul tema importantissimo della transizione ecologica che deve avere come primo step disinvestire dai carburanti fossili».

Fonte: Uncai