Con l’annuncio della Russia di una proroga parziale di soli 2 mesi dell’accordo in scadenza il 18 marzo sui corridoi del grano dell’Ucraina è allarme, per il cibo e i migranti, nei Paesi del nord Africa, a partire dall’Egitto che stringe nuovi rapporti commerciali con l’Italia nell’agroalimentare, dal couscous ai fertilizzanti.

È quanto hanno affermato Coldiretti e Filiera Italia che componevano rispettivamente con il segretario generale Vincenzo Gesmundo e il consigliere delegato Luigi Scordamaglia la delegazione guidata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in visita lo scorso 14 marzo a Il Cairo, la capitale del Paese maggiormente a rischio per la crisi alimentare causata dalla guerra.

L’ITALIA PARTNER CENTRALE DELL’EGITTO CON LA FORNITURA DI PRODOTTI, MACCHINARI E TECNOLOGIA

Missione italiana in Egitto

L’Italia con le aziende leader del Made in Italy rappresentate in Filiera Italia e Coldiretti si appresta a divenire un partner centrale con la fornitura di macchinari, tecnologia, sementi e conoscenze ma anche prodotti alimentari di base, dal grano al couscous, per consentire all’Egitto di sfamare la propria popolazione.

L’Egitto – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – è peraltro uno dei principali fornitori di fertilizzanti azotati dell’Italia il cui commercio è ostacolato dalla guerra in Ucraina che mette a rischio anche le forniture di cibo con il grano da Russia e Ucraina che costituiva prima del conflitto il 90% delle importazioni totali per una quantità che superava i 10 milioni di tonnellate all’anno.

TRA I PARTECIPANTI SDF, MASCHIO GASPARDO, AMA E IRRITEC


Al summit hanno partecipano infatti – precisano Coldiretti e Filiera Italia – tra gli altri i campioni nazionali di trattori intelligenti, macchine agricole e componenti da SDF a Maschio Gaspardo fino ad AMA e IMA leader mondiale nella produzione di macchine per il confezionamento di prodotti alimentari e farmaceutici. Per l’agricoltura di precisione, della georeferenziazione, del servizio geospaziale di osservazione della Terra per l’agricoltura c’erano poi da E-geos a IBF, ma anche Irritec con know-how e tecnologia all’avanguardia nell’irrigazione di precisione e BF la più grande azienda agricola italiana che insieme a CAI, la rete dei Consorzi Agrari d’Italia, controlla anche il più grande produttore europeo di couscous.


C’erano anche anche aziende leader in diverse filiere nazionali come Inalpi per la produzione di latte e derivati e Acqua Azzurra attiva nella produzione di pesce (novellame) per l’acquacoltura ma anche SIS azienda leader nelle sementi e nella genetica delle piante che coprono tutte le fasi del ciclo del seme ed anche Divulga, il centro studi sull’agroalimentare.

PROGETTI SELEZIONATI COME STRATEGICI E GESTITI CON LA PARTE PUBBLICA EGIZIANA


La vera novità – hanno evidenziato Coldiretti e Filiera Italia – è però il modello della missione in cui le aziende italiane ed egiziane si incontrano e discutono di progetti comuni, non da sole ma insieme ai principali enti della cooperazione italiana che possono garantire il necessario sostegno finanziario a questi progetti selezionati come strategici e gestiti con la parte pubblica egiziana.

Fonte: Coldiretti e Filiera Italia