Dalle competenze dell’olandese CleanLight in materia di trattamento dei vegetali con i raggi UV-C e dell’inglese Antobot sulle piattaforme robotiche autonome, è nata una macchina autonoma in grado di combattere gli attacchi dell’oidio sulle coltivazioni orticole in tunnel e campo aperto grazie ai raggi ultravioletti.

MASSIMA PRECISIONE E COMPLETA AUTONOMIA DI MOVIMENTO NELL’ESECUZIONE DEI TRATTAMENTI

Lancio del robot frutto della collaborazione tra Antobot e CleanLight a Fruit Focus 2023

Si tratta per l’esattezza di un  robot capace di effettuare il trattamento con estrema precisione, calibrando attentamente i raggi UV-C per eseguire un lavoro di qualità su ogni pianta in sostituzione dei fungicidi.

Inoltre, il robot – il cui lancio è avvenuto lo scorso luglio a Fruit Focus 2023 presso l’istituto di ricerca orticola e agricola NIAB EMR a East Malling, nel Kent (Regno Unito) (nella foto sopra) – non necessita di un sistema di tubi e binari, come avviene comunemente nelle serre, essendo in grado di muoversi autonomamente tra le piante anche in campo aperto. La velocità di lavoro attestata è di 2 chilometri orari e la batteria che alimenta il robot è facilmente sostituibile, in modo da minimizzare i tempi di fermo macchina. La macchina di Antobot e CleanLight è adatta a lavorare su una superficie massima di 4 ettari.

UNA SOLUZIONE SOSTENIBILE E REDDITIZIA, A CONFRONTO CON GLI ELEVATI COSTI DEI FUNGICIDI

Il robot nato dalla sinergia fra le due aziende si presenta come soluzione sostenibile e valida alternativa agli elevati prezzi dei prodotti fitosanitari, prevenendo la malattia e garantendo una elevata redditività. Inoltre, la sua capacità di lavorare autonomamente consente all’agricoltore di potersi dedicare ad altre attività, risolvendo anche il problema della carenza di manodopera specializzata.

Acquistando un coltivatore robotizzato si ha anche la possibilità di accedere ad altre applicazioni di Antobot quali i robot per la logistica sul campo e il sistema di rilevamento della resa basato sull’intelligenza artificiale e sul trattamento con raggi UV.

L’UNIONE DI DUE CONSOLIDATE ESPERIENZE, NELL’UTILIZZO DEI RAGGI UV-C E NELLE PIATTAFORME ROBOTICHE AUTONOME

La ricerca di CleanLight nel campo dei raggi UV per l’orticoltura è iniziata nel 2005, quando ha sviluppato questa soluzione per combattere l’oidio, una malattia fungina che si diffonde per mezzo delle spore portate dal vento e che provoca una patina bianca e polverosa sulla pianta, causando una significativa perdita di produttività. CleanLight ha riscontrato un buon successo, potendo vantare nel 2023 oltre 5.000 attrezzature al lavoro in più di 40 Paesi.

Nel frattempo, in Gran Bretagna Antobot ha sviluppato delle piattaforme robotiche autonome e delle infrastrutture di supporto atte a supportare le aziende agricole con innovative soluzioni agrotecnologiche. Centro nevralgico di queste piattaforme è uRCU, un’unità universale di controllo che funge da “cervello” per i robot dell’azienda.

© Francesco Ponti

Fonte immagini: Agri-TechE youtube, Antobot Facebook, CleanLight Arjo van der Sluis Linkedin