È stato costituito ad Asti il Coordinamento provinciale degli agricoltori: un’iniziativa nata dalla collaborazione tra l’Amministrazione provinciale presieduta da Paolo Lanfranco, Atima (Associazione trebbiatori e imprenditori macchine agricole), Coldiretti, Confagricoltura e Cia.

UN VALIDO ESEMPIO DI COLLABORAZIONE TRA I DIVERSI ATTORI DEL MONDO AGRICOLO

Per il presidente di Atima Asti, Paolo Pregno, si tratta di «un progetto costruttivo a tutela del territorio, dell’ambiente e dell’agricoltura provinciale, nell’ottica di una collaborazione unitaria finalizzata a implementare il valore aggiunto e la sostenibilità economica, ambientale e sociale di una delle voci più rappresentative dell’economia astigiana».

Come sottolinea Atima su dati della Camera di Commercio provinciale, con 6.059 imprese attive in agricoltura nel quarto trimestre 2019, il settore primario incide per il 26 per cento sul totale delle imprese astigiane,

Il Coordinamento provinciale degli agricoltori verrà attuato mediante riunioni di una commissione paritetica permanente, composto da un rappresentante di ciascun sindacato agricolo sottoscrittore – recita il protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti nei giorni scorsi -. A presiedere il coordinamento provinciale degli agricoltori sarà il rappresentante della Provincia.

CON IL COINVOLGIMENTO DELLA REGIONE PIEMONTE

In un’ottica di dialogo e tecnico, amministrativo istituzionale, la Regione Piemonte sarà opportunamente informata e coinvolta nell’attività che concretamente declinerà gli obiettivi del protocollo d’intesa che istituisce il Coordinamento provinciale degli agricoltori.

«La creazione di questa commissione in Provincia di Asti, resa possibile anche grazie all’impegno del consigliere provinciale delegato all’agricoltura Davide Massaglia, deve essere d’esempio di collaborazione trasversale fra i diversi attori del mondo agricolo – ha dichiarato il direttore di Atima Asti, Gianluca Ravizza, componente della giunta nazionale di Cai (Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani) –. Un passo avanti per costruire insieme una nuova visione del settore, più rispondente alle esigenze di competitività e internazionalizzazione delle imprese in un’ottica di “sistema territorio” con sempre maggiore attenzione anche alle tematiche ambientali e sociali».

Fonte: Cai

Fonte immagine di apertura: Confagricoltura Asti, credits: Mariagrazia Baravalle.