Lo scorso 10 maggio si è tenuta a Bergamo la 79esima Assemblea nazionale di CAI Agromec, ospitata da Confai Bergamo, in occasione del 90° anniversario dell’associazione territoriale. L’assemblea, moderata dal giornalista Francesco Bartolozzi, ha visto l’introduzione di Leonardo Bolis (nella foto sotto), presidente di Confai Bergamo, che ha ricordato la lunga storia dell’associazione.
UNA LUNGA SERIE DI INTERVENTI ISTITUZIONALI: POLITICI E RAPPRESENTANTI SINDACALI AL FIANCO DEGLI AGROMECCANICI

Numerosi gli interventi istituzionali, a cominciare da quello dell’assessora Claudia Lenzini (nella foto sotto) che ha portato i saluti del Comune di Bergamo, sottolineando come «la città stia vivendo una fase di forte dinamismo. Il comparto agromeccanico è sempre più strategico, soprattutto in chiave innovativa». Il consigliere regionale Giovanni Malanchini, a sua volta ha ribadito la centralità dell’agricoltura lombarda e della meccanizzazione: «È fondamentale – ha detto – valorizzare il ruolo degli agromeccanici come leva per la sostenibilità e per la competitività».

Andrea Borio, presidente di Federacma, ha posto l’accento sulle difficoltà del comparto della distribuzione meccanica facendo presente che «la tecnologia è essenziale, ma bisogna puntare anche sulla semplicità, per favorirne la sua fruizione».
Paolo Girelli, presidente di Assofertilizzanti, ha auspicato una maggiore sinergia tra agromeccanici e produttori di fertilizzanti: «Il nostro Marchio di Qualità – ha affermato – è oggi un punto di riferimento. Ma la collaborazione con chi lavora sul campo può diventare determinante per innovare davvero, insieme». Luigi Maccaferri, presidente di Coprob – Italia Zuccheri, ha ricordato come il contoterzismo sia «strategico per l’efficienza della filiera bieticola» e ha auspicato l’integrazione dei flussi di raccolta attraverso tracciamento gps. Luciano Bosco, portavoce di Assocanapa, ha parlato delle potenzialità della filiera della canapa industriale: «Servono – ha evidenziato – certezza normativa e sinergia con il mondo agromeccanico per trasformare la canapa in uno dei motori della bioeconomia italiana».
CARLONI: «L’ALBO NAZIONALE DEGLI AGROMECCANICI, UN RICONOSCIMENTO DOVUTO DA TEMPO ALLA CATEGORIA»

Molto importante, poi, il messaggio di Mirco Carloni (nella foto sopra), presidente della Commissione Agricoltura della Camera, che ha auspicato l’approvazione a breve della legge sull’Albo nazionale degli agromeccanici: «un riconoscimento dovuto da tempo».
IL RUOLO STRATEGICO DEGLI AGROMECCANICI AL CENTRO DELLA PRIMA TAVOLA ROTONDA

A seguire, una prima tavola rotonda, con studiosi e rappresentanti del mondo accademico, nel corso della quale è emerso il ruolo strategico degli agromeccanici nella gestione dei dati, nella digitalizzazione delle pratiche agricole e nella transizione verso una moderna agricoltura basata su risultati misurabili in campo.
Michele Pisante, professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee all’Università degli Studi di Teramo ha parlato di «agromeccanici come intermediari dell’innovazione», mentre Amedeo Reyneri di Lagnasco, professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni erbacee del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino, ha sottolineato come l’innovazione tecnologica debba essere sostenibile e accessibile, con il supporto delle imprese agromeccaniche.
Luigi Sartori, professore ordinario di Meccanizzazione agricola presso il Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali dell’Università degli Studi di Padova, ha posto l’attenzione sul problema della parcellizzazione agricola in Italia, che rende inefficiente la meccanizzazione in proprio, a fronte di un parco macchine sovradimensionato e spesso obsoleto.
Ermanno Comegna, economista agrario esperto di PAC, ha evidenziato le nuove opportunità derivanti dai «crediti di natura» e «crediti di carbonio», strumenti in cui gli agromeccanici possono svolgere un ruolo chiave nella certificazione e attuazione di pratiche virtuose.
AFFRONTATI NELLA SECONDA TAVOLA ROTONDA I TEMI GUIDA DELL’AZIONE POLITICO-SINDACALE DI CAI AGROMEC E DELLE RELATIVE INIZIATIVE IN ATTO

Si è tenuta poi una seconda tavola rotonda aperta dall’intervento di Gianluca Lelli, amministratore delegato di Consorzi Agrari d’Italia. Lelli ha espresso il favore con cui il mondo agricolo guarda all’istituzione dell’Albo degli agromeccanici, considerandolo uno strumento fondamentale per accompagnare la crescita del settore. L’Albo, ha sottolineato, consentirà di mettere in sicurezza le imprese agromeccaniche, che rappresentano una risorsa indispensabile per l’agricoltura moderna.
Lelli ha inoltre evidenziato la necessità di ottenere risultati concreti, come l’inserimento nella proposta di legge di misure specifiche per l’edificabilità nelle aree rurali. Secondo lui, l’Albo dovrebbe diventare un punto di riferimento per l’intero comparto agricolo, garantendo maggiore trasparenza al sistema e offrendo garanzie agli utenti dei servizi agromeccanici, fondamentali per l’innovazione e l’efficienza del settore.
BERGAMINI: «L’AGROMECCANICO DEVE ESSERE L’ANELLO DI CONGIUNZIONE TRA L’AGRICOLTURA ITALIANA E L’UNIONE EUROPEA»

È quindi intervenuto il deputato Davide Bergamini, primo firmatario della proposta di legge per l’istituzione dell’Albo nazionale degli agromeccanici. Bergamini ha ribadito come l’Albo rappresenti una risposta concreta alle esigenze dei contoterzisti. Ha affermato che c’è spazio per lavorare sulla sua inclusività, affinché diventi uno strumento utile, rappresentativo del settore, capace di qualificare chi esercita l’attività in modo professionale e conforme ai bisogni del comparto, anche attraverso l’introduzione di bandi dedicati.

L’agromeccanico, ha aggiunto Bergamini, deve essere l’anello di congiunzione tra l’agricoltura italiana e l’Unione europea, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti in tecnologie innovative. L’Albo rappresenta dunque un primo passo, propedeutico allo sviluppo del settore, affinché i contoterzisti diventino parte integrante della filiera agricola.
Durante l’assemblea si è anche approfondito il tema della rappresentanza e del riconoscimento giuridico della figura dell’agromeccanico, con un focus sulla necessità di una legge nazionale che ne definisca ruolo e competenze. I relatori hanno infine sottolineato come l’istituzione dell’Albo possa contribuire a valorizzare professionalità, sicurezza e trasparenza nei rapporti con le istituzioni e con il mondo agricolo.
DALLA BERNARDINA: «L’AGROMECCANICO, UN PARTNER DELL’AGRICOLTURA CHE PORTA SUL CAMPO INNOVAZIONE, DATI, EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ»

«La moderna agricoltura – ha concluso Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai Agromec – non può più prescindere da un confronto aperto e franco con il mondo accademico e i protagonisti di tutta la filiera. Perciò, la nostra 79esima assemblea nazionale ha puntato proprio a mettere in luce alcune delle emergenze più urgenti; l’agromeccanico, del resto, oggi non è più solo un prestatore d’opera, ma un partner dell’agricoltura che porta sul campo innovazione, dati, efficienza e sostenibilità».

L’evento è stato realizzato in collaborazione con Mc Cormick – gruppo Argo Tractors, Maschio Gaspardo, Olimac, Wurth e Rinaldi Assicurazioni.
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Fonte: CAI Agromec
Fonte immagini: Davide Bergamini, Confai Bergamo, Daniele Dorofatti, McCormick Tractors Italia, Ritchie Bros. Italia.