Ha fatto registrare un’ampia partecipazione di tutte le rappresentanze europee l’“Informal Meeting” della Ceettar (The European Confederation of Agricultural, Rural and Forestry Contractors), la confederazione europea degli imprenditori agromeccanici e forestali, ospitata quest’anno a Bologna nei giorni 28 e 29 ottobre, sotto l’egida di CAI Agromec. Un momento cruciale per il confronto tra le federazioni agromeccaniche europee.
DALLA BERNARDINA: «IL CONFRONTO CON I COLLEGHI EUROPEI CI HA CONFERMATO QUANTO SIA IMPORTANTE LAVORARE IN RETE PER DARE FORZA ALLA NOSTRA CATEGORIA»

«il confronto con le delegazioni europee ci ha confermato quanto sia importante lavorare in rete per dare forza alla nostra categoria – ha dichiarato Gianni Dalla Bernardina, presidente di CAI Agromec –. Dalla base arrivano stimoli e proposte concrete che ci aiutano a crescere come rappresentanza, a livello nazionale ed europeo, per un percorso condiviso che vogliamo proseguire con determinazione, nell’interesse degli agromeccanici e dell’intero settore agricolo».
«Solo attraverso il dialogo e la collaborazione – ha aggiunto Dalla Bernardina – possiamo rafforzare la rappresentanza degli agromeccanici e affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità ambientale»,
L’evento ha avuto come filo conduttore la definizione degli obiettivi strategici da perseguire a livello europeo, la programmazione dell’attività per il 2026 e il dialogo tra nazioni sulle principali tematiche che interessano il mondo degli agromeccanici.
CONDIVISE DAI DELEGATI DEI VARI PAESI ESPERIENZE E CRITICITÀ

Durante le sessioni, i delegati dei vari Paesi hanno condiviso esperienze e criticità. È emerso come, nonostante le differenze nelle strutture agricole nazionali, permangano molti problemi comuni: l’assenza di una vera inclusione nella filiera agricola, la concorrenza sleale e la necessità di incentivi reali alla meccanizzazione sono tra le istanze più ricorrenti.
Altresì, in diversi interventi è stato rimarcato con forza quanto l’agromeccanico sia fondamentale per l’evoluzione dell’agricoltura: soggetto propulsore dell’innovazione e della precision farming, creatore e sostenitore di posti di lavoro, attore determinante per un’agricoltura più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Nel corso del meeting sono stati anche discussi programmi congiunti per rafforzare la rappresentanza europea della categoria, per favorire lo scambio tecnico e normativo tra nazioni e per costruire un’agenda comune, da presentare alle istituzioni Ue.
Da segnalare, a conclusione della prima giornata, una visita allo stabilimento Argo Tractors di Fabbrico (RE), dove sono stare presentate le linee di produzione e l’eccellenza della manifattura italiana in questo specifico settore. Un momento di grande interesse tecnico e istituzionale che ha permesso di approfondire aspetti legati all’innovazione nella meccanizzazione agricola.
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UN DOPPIO APPUNTAMENTO, POICHÉ IN PARALLELO SI È SVOLTO L’INCONTRO NAZIONALE TRA I RAPPRESENTANTI TERRITORIALI DI CAI AGROMEC
«Questo confronto ci conferma che, lavorando in rete e dialogando su scala europea, possiamo dare finalmente concretezza al riconoscimento del ruolo strategico degli agromeccanici all’interno delle politiche agricole comunitarie», ha ribadito Il vicepresidente di CAI Agromec, Gianluca Ravizza, a margine dell’incontro.
Parallelamente all’Informal Meeting della Ceettar si è svolta un’attività di confronto a livello nazionale: i dirigenti delle associazioni provinciali di agromeccanici aderenti a CAI Agromec hanno discusso temi centrali per la rappresentanza della categoria e le attività collegate, condividendo esperienze e proposte utili a rafforzare il ruolo del comparto.
Fonte: CAI Agromec