Lo scorso mese di marzo CAI Agromec ha preso parte all’assemblea annuale del Ceettar, la confederazione europea degli agromeccanici, rappresentativa di 17 Paesi per oltre 150.000 aziende e 600.000 lavoratori. All’evento, che si è svolto a Lisbona, è intervenuto per CAI Agromec – l’organizzazione di agromeccanici maggiormente rappresentativa a livello nazionale e unica componente del Ceettar – il vicepresidente vicario Gianluca Ravizza.
I VARI PAESI MEMBRI DEL CEETTAR SPESSO ALLE PRESE CON PROBLEMATICHE COMUNI

L’assemblea ha offerto un’importante occasione di confronto sulle principali sfide del settore agromeccanico a livello europeo, evidenziando come le problematiche siano spesso comuni tra i vari Paesi membri. Tra i temi affrontati, è emersa la necessità di un maggiore riconoscimento istituzionale della categoria, sia a livello nazionale che europeo, con l’obiettivo di garantire una piena integrazione degli agromeccanici nella filiera agricola e nei processi decisionali del settore.
«Abbiamo portato all’attenzione del Ceettar la situazione italiana, evidenziando il lavoro che stiamo portando avanti per valorizzare il ruolo dell’agromeccanico all’interno del comparto agricolo e istituire un Albo inclusivo nazionale – ha dichiarato Gianluca Ravizza. – Dai lavori dell’Assemblea è emerso chiaramente come le criticità odierne siano simili in tutta Europa: il mancato coinvolgimento degli agromeccanici nelle politiche agricole, l’aumento dei costi delle macchine e della produzione e la necessità di una maggiore sensibilizzazione sul ruolo strategico del nostro settore».
Il Ceettar sta portando avanti a livello europeo un’importante attività per favorire una maggiore inclusione degli agromeccanici nelle politiche agricole comunitarie e nei tavoli decisionali di Bruxelles. A sottolineare l’importanza della tre giorni svoltasi a Lisbona, anche l’intervento del ministro dell’Agricoltura portoghese.
AL CENTRO DEL DIBATTITO LA RICHIESTA DI INSERIMENTO DEGLI AGROMECCANICI ALL’INTERNO DEI GRUPPI DI LAVORO DELLA DIREZIONE AGRICOLTURA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

«Un punto centrale del dibattito – ha proseguito Ravizza – è stata la richiesta di inserire gli agromeccanici all’interno dei gruppi di lavoro di DG Agri, la Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione Europea, attualmente privi di una rappresentanza specifica per il settore».
Tra i temi affrontati, è stata sottolineata anche la rilevanza del settore agromeccanico nella transizione ecologica dell’agricoltura, con un ruolo fondamentale nell’innovazione e nella sostenibilità delle lavorazioni agricole.
Fonte: CAI Agromec