Lo scorso 25 gennaio si è svolta a Ospedaletto Euganeo, in provincia di Padova, la XXIV edizione della Giornata del Contoterzista: un appuntamento fisso, da 24 anni, per gli oltre 200 contoterzisti dell’associazione Apiumai Padova, che costituisce, oltre ad una grande festa, un importante momento di riflessione.

Damiano Merlin (a destra nella foto), presidente di Apiumai Padova, con Francesco La Gamba, direttore di Apiumai Padova.

Organizzata con il contributo di Agroservizi di Giuseppe Rigon, il rivenditore di riferimento sul territorio per Claas e Maschio Gaspardo, la Giornata è stata aperta dal presidente di Apiumai Padova Damiano Merlin (a destra nella foto sopra, con Francesco La Gamba, direttore di Apiumai Padova) che, dopo aver fatto il bilancio dell’annata agraria 2023 e analizzato nello specifico l’andamento di grano, orzo, mais, soia e barbabietola, ha sottolineato il paradosso del crollo dei prezzi di tutti i prodotti agricoli a fronte dell’aumento dei costi fissi per i contoterzisti (manutenzioni, pezzi di ricambio dei macchinari, gasolio agricolo e industriale ecc.), così come dei prezzi degli alimenti sugli scaffali dei supermercati, con un aumento dell’inflazione di oltre il 7% nel corso dell’anno 2023.

IL MERCATO DEI PRODOTTI AGRICOLI VENDUTI DAGLI AGRICOLTORI CONDIZIONATO DA FORZE SPECULATIVE ORMAI INCONTROLLABILI

«Quello che risulta del tutto inspiegabile è il motivo per cui gli unici beni il cui prezzo è crollato nell’anno 2023 sono stati i prodotti agricoli venduti dagli agricoltori – ha detto il presidente Merlin, ritenendo che il mercato di tali prodotti sia condizionato da forze speculative ormai incontrollabili –. Se non si cambierà velocemente rotta, l’emorragia che si sta verificando nel mondo agricolo con la chiusura di migliaia di aziende diventerà inarrestabile».

Alla spirale speculativa si aggiunge l’inadempienza di chi è tenuto ad erogare gli aiuti della PAC e dei PSR: «Ci risulta infatti che molti agricoltori stiano ancora aspettando il saldo della PAC 2023 e i contributi del PSR 2023 e questo risulta del tutto intollerabile», ha denunciato il presidente di Apiumai.

UNA POLITICA DI RILANCIO PASSA PER UN “DOVEROSO” SOSTEGNO AI CONTOTERZISTI

La crisi del settore primario può essere però superata attraverso una «politica di rilancio e di modernizzazione, sia nell’ambito della commercializzazione dei prodotti agricoli, ed in particolare dei cereali, sia nel doveroso sostegno che occorre riconoscere a una categoria, quella dei contoterzisti, che si dota di mezzi tecnici sempre più moderni ed efficienti».

LA RIPARTENZA DEL SETTORE BIETICOLO SACCARIFERO, DOPO ANNI DIFFICILI, GRAZIE ANCHE AGLI AGROMECCANICI

«Un percorso difficile», è stata la risposta del vice presidente Coprob – Italia Zuccheri Giovanni Tamburini (nella foto sopra), intervenuto subito dopo, che ha però evidenziato la rinascita, o la ripartenza, del settore bieticolo saccarifero, dopo anni difficili: «Nel 2024 sono già stati assegnati 24mila ettari a bietola e 13mila sono in attesa. Nel 2023 erano stati in tutto 22.500. Quindi quest’anno registriamo già un aumento delle superfici del 30% in Emilia Romagna e del 36% in Veneto. Una situazione che non si vedeva da sette anni».

Il rilancio della barbabietola nel Veneto e in Emilia Romagna è il risultato della capacità di programmazione degli zuccherifici Coprob di Pontelongo (Padova) e Minerbio (Bologna) e dei contoterzisti. Giovanni Tamburini ha infatti sottolineato «la loro capacità di investire in macchinari e di orientare gli agricoltori nella scelta colturale della barbabietola», non solo per il reddito che garantisce, ma anche per il ripristino della fertilità del suolo favorito dalla coltura.

L’ALBO DI CATEGORIA STRUMENTO CRUCIALE PER L’IDENTIFICAZIONE DEL RUOLO DEI CONTOTERZISTI

Aproniano Tassinari, presidente Uncai alla 24esima edizione della Giornata del Contoterzista

Il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti – Uncai Aproniano Tassinari (nella foto sopra) ha quindi tratto le conclusioni del dibattito, sottolineando ancora come la programmazione in agricoltura sia un »tassello fondamentale per raggiungere gli obiettivi redditività e salubrità del prodotto» e legato a tale aspetto c’è il riconoscimento dei contoterzisti. «Stiamo lottando con le istituzioni, sia di Roma sia di Venezia, per l’identificazione del ruolo dei contoterzisti attraverso l’Albo di categoria».

In gioco c’è la formazione, la professionalizzazione del settore, senza nulla togliere alle cosiddette attività connesse svolte dagli agricoltori per diversificare la loro fonte di reddito: «Per questo sono ben altra cosa rispetto alle attività agromeccaniche svolte in modo professionale, come impresa orientata al cliente agricoltore, e quindi con la responsabilità di portare servizi di qualità e tempestivi, conoscenze e innovazione. In Veneto un anno fa c’è stata la premuta di rispolverare il vecchio albo regionale di categoria, ricoperto da dieci anni di polvere. Ma dopo gli annunci è stato permesso che vi si depositasse sopra altra polvere. È ora che dalle belle parole la Regione passi ai fatti concreti. Lombardia ed Emilia Romagna l’hanno fatto, con piena soddisfazione non solo dei contoterzisti, anche degli agricoltori che nell’albo hanno riconosciuto uno strumento di tutela e garanzia», ha concluso il presidente Tassinari.

Fonte: Uncai