Tre in uno. Può essere presentato così Telefarmer della californiana Agtonomy,  un trattore autonomo che, con l’integrazione di due prodotti complementari, costituisce una valida piattaforma tecnologica in grado di aiutare gli agricoltori a eseguire da remoto operazioni sul campo ad alta intensità di manodopera quali lo sfalcio, l’irrorazione dei filari, il diserbo  e il trasporto dei prodotti raccolti. Si comprende quindi come Telefarmer, presentato lo scorso febbraio al World Ag Expo di scena a Tulare, in California, in configurazione vigneto (nella foto sotto), in virtù delle sue promettenti prestazioni abbia riscosso particolare successo tra i produttori di colture specializzate ai quali è espressamente destinato.

UN TRATTORE 100% ELETTRICO CON TRE MODALITÀ DI IMPIEGO

Telefarmer di Agtonomy

Entrando nei dettagli, Tefefarmer è un trattore robot da 54 CV completamente elettrico – dotato di 4 motori elettrici (uno per ogni ruota), più un motore aggiuntivo per la presa di forza – capace di  svolgere con precisione tutta una serie di lavori anche su terreni difficili e di notte, così da far fronte ai picchi di lavoro durante la stagione e sopperire alla carenza di manodopera, uno dei problemi che maggiormente affliggono i produttori di colture specializzate.

Provvisto di sensori, telecamere di rilevamento e visione e GPS, può essere utilizzato in tre diverse modalità: manuale (l’equivalente quindi di un trattore classico), gestito da remoto grazie a un sistema di visione embedded abbinato a mobile device, con una portata di 300 metri, e completamente autonomo.

MAGGIORE EFFICIENZA CON COSTI PIÙ BASSI

L’alimentazione elettrica rappresenta senza alcun dubbio una delle carte vincenti di Telefarmer. A sottolinearlo è lo stesso Tim Bucher (nella foto sotto), cofondatore e CEO di Agtonomy che, in quanto proprietario dell’azienda vitivinicola Trattore Farms,  ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo di Telefarmer. «In primo luogo – ha spiegato –  un propulsore elettrico è più efficiente e fornisce più coppia rispetto a un motore diesel. Ciò significa che il trattore stesso può essere molto compatto, pur raggiungendo una potenza di picco di 120 CV. Offre inoltre un maggiore controllo e permette di prevedere più facilmente la reazione del mezzo e delle sue attrezzature, soprattutto quando viene utilizzato senza conducente».

In casa Agtonomy, società di sottware Agtech, viene inoltre evidenziato come i costi di produzione e di esercizio siano inferiori a quelli di un veicolo diesel sia per il fatto che la costruzione di un motore elettrico è molto più economica rispetto a quella di un motore a combustione interna sia per l’assenza di manutenzione. Inoltre, l’elettricità è molto più economica del diesel e, provvisto di un più elevato livello di efficienza, il trattore elettrico utilizza meno energia per svolgere le stesse attività di un trattore diesel.

SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DELL’IMPRONTA DI CARBONIO

Telefarmer di Agtonomy

Da ultimo, ma non certo per importanza, in un contesto in cui il cambiamento climatico è sempre più sentito, scegliere la motorizzazione elettrica consente di ridurre significativamente l’impronta di carbonio complessiva di un’azienda agricola. Gli agricoltori, inoltre, potrebbero facilmente ricaricare il Telefarmer utilizzando  fonti energetiche rinnovabili, come l’energia solare, arrivando ad azzerare le emissioni di CO2.

Bucher fa inoltre notare come «i veicoli più piccoli e più sostenibili di TeleFarmer possono essere impiegati in sciami e non c’è limite al numero di trattori che si possono sciamare».

BATTERIA PLUG AND PLAY PER UN’AUTONOMIA DA 8 A 12 ORE

Per lo sviluppo del sistema di batterie, Agtonomy si è ispirata ai principi degli utensili elettrici, optando per la soluzione plug and play. Affianca la piccola batteria che il trattore utilizza per muoversi la batteria principale (tra 18 e 35 kW), posizionata nella parte posteriore del trattore robot che alimenta tutte le funzioni della macchina e può essere sostituita automaticamente. Con una batteria completamente carica, il trattore può funzionare da otto a dodici ore, a seconda del carico di lavoro.

COMPLETANO IL PACCHETTO UN SOFTWARE PER CONVERTIRE I TRATTORI IN VEICOLI TELECOMANDATI E UN’APP PER PIANIFICARE E GESTIRE LE ATTIVITÀ

Passando agli altri due componenti del “pacchetto” TeleFarmer, si tratta di un software innovativo di teleguida, di cui fa parte TrunkVision™,  che trasforma il trattore in un veicolo telecomandato in grado di muoversi all’interno di qualsiasi coltura speciale, in modo sicuro e con una precisione centimetrica; e di una potente app che mette il controllo del mezzo nelle mani dell’operatore dandogli la possibilità di pianificare ed eseguire tutta una serie di attività sul campo da qualsiasi luogo. Il servizio fornisce anche notifiche di monitoraggio e altre informazioni chiave necessarie agli agricoltori per risolvere i problemi che si presentano da remoto e inviare all’occorrenza qualcuno in loco.

LA PARTNERSHIP CON BOBCAT

Un altro importante tassello di questo progetto è la partnership con Bobcat, produttore globale di attrezzature compatte, per garantire la qualità e l’efficienza della produzione del Telefarmer.

PROGRAMMI PILOTA A PAGAMENTO IN VISTA DI UNA COMMERCIALIZZAZIONE SU LARGA SCALA

Agtonomy si avvale già per il suo trattore autonomo della collaborazione con due autorevoli produttori di vino californiani, Silver Oak Cellars e Treasury Wine Estates che dovrebbero consentirle di perfezionare ulteriormente la macchina prima di renderla disponibile a un pubblico più ampio.

La start up della Silicon Valley ha riconosciuto l’importanza di lavorare direttamente con gli agricoltori fin dall’inizio e  ha concentrato i propri sforzi sulla collaborazione con coltivatori specializzati in progetti pilota retribuiti, con una forte enfasi sulla rapida transizione verso la commercializzazione su larga scala. L’obiettivo rivelato dallo stesso Tim Bucher è quello di rendere la soluzione TeleFarmer disponibile per un’ampia platea di utenti negli Stati Uniti occidentali, e progressivamente in Europa e in Australia.

Agtonomy ha scelto offrire il suo trattore come servizio. Una quota fissa mensile garantisce l’utilizzo della macchina, delle sue attrezzature e l’accesso al software.

SILVER OAK CELLARS E TREASURY WINE ESTATES, COLLABORAZIONI DI ECCELLENZA IN UN’OTTICA DI SOSTENIBILITÀ

«Siamo entusiasti di collaborare con Agtonomy e di utilizzare la loro tecnologia TeleFarmer nei nostri vigneti – ha dichiarato David R. Duncan, CEO di Silver Oak Cellars –. Silver Oak non ha fama di essere un “utente precoce”, ma dopo aver visto visto quanto fosse avanzata la soluzione di Agtonomy, ho capito che poteva aiutarci a portare le nostre operazioni agricole a livelli ancora più alti. Essendo una delle aziende vinicole più sostenibili al mondo, abbiamo anche apprezzato la filosofia condivisa di Agtonomy per un’agricoltura sostenibile. La centralità assegnata da Agtonomy agli  agricoltori ci consente di controllare le nostre operazioni agricole con una tecnologia avanzata, specialmente per quel che riguarda la gestione del sottofila, che cambierà le regole del gioco aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi economici e ambientali».

«Siamo onorati che Silver Oak unisca le forze con noi – ha affermato a sua volta Tim Bucher –. Sono tra i leader del settore nelle pratiche sostenibili e ci aiuteranno a perfezionare e portare la nostra soluzione TeleFarmer  al livello successivo mentre ci prepariamo per andare sul mercato».

Da parte di Treasury Wine Estates viene invece sottolineato come la decisione di Agtonomy di costruire trattori elettrici combaci perfettamente con gli sforzi fatti dall’azienda in termini di efficienza energetica e mitigazione dei gas serra. «Non vediamo l’ora di utilizzare le intuizioni e le capacità di TeleFarmer per identificare le opportunità per gli agricoltori specializzati, oltre a migliorare la nostra efficienza facendo funzionare più macchine contemporaneamente», ha dichiarato Will Drayton, Senior Director di Tecnica di viticoltura, sostenibilità e ricerca.

Telefarmer sarà presente a Fira Usa 2023, di scena a Salinas, in California, dal 19 al 21 settembre.

© Barbara Mengozzi