Bando Pnrr, albo degli agromeccanici e riconoscimento del ruolo del comparto dei contoterzisti all’interno del settore agricolo. Sono stati questi alcuni dei temi trattati durante l’assemblea generale di CAI Rovigo, l’organizzazione provinciale degli agromeccanici consorziata Fimav (Federazione imprese di meccanizzazione agricola del Veneto) e aderente a CAI Agromec.

Aprendo i lavori, il presidente di Confagricoltura Rovigo, Lauro Ballani, ha fatto una disamina del settore agricolo a livello provinciale e ha sottolineato quanto gli agromeccanici siano sempre più fondamentali per l’agricoltura e ne facciano parte a pieno titolo.

ALBO REGIONALE DEGLI AGROMECCANICI ANCORA IN STAND-BY

Riprendendo i concetti espressi da Ballani, il segretario di Fimav, Marco Sitta, ha aggiunto: «In Veneto è stato svolto un grande lavoro per la stesura di un Albo regionale degli agromeccanici, che tuttavia è di fatto ancora in stand-by per l’annosa diatriba che vede i contoterzisti inseriti nel settore artigianale, anziché in quello agricolo. Occorrerà continuare a sostenere con forza a livello istituzionale, sia regionale sia nazionale, la soluzione di tale questione, affinché si possano effettivamente concretizzare gli sforzi fatti negli ultimi anni e raggiungere gli obiettivi».

FOCUS SUL DUVRI, DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI

Il responsabile tecnico di CAI Agromec, Roberto Guidotti, ha poi illustrato le opportunità concesse dal Pnrr Veneto per le imprese agromeccaniche, mentre il geom. Antonio Franchi ha presentato il Duvri, il documento di valutazione dei rischi interferenziali, uno strumento fondamentale per gli agromeccanici al fine di tutelarsi durante lo svolgimento dei lavori nelle aziende agricole. Infine, Laura Casazza ha esposto la convenzione tra CAI Rovigo e Polaris per lo smaltimento degli esausti: da oli e batterie fino ai contenitori di fitofarmaci.

Il presidente CAI Rovigo, Alfredo Zanirato, chiudendo i lavori assembleari ha ribadito: «Oggi siamo a metà dell’opera: abbiamo ottenuto importanti risultati a livello regionale, ma se la politica a livello nazionale non chiude il cerchio con azioni ad hoc, avremo sempre un’agricoltura che va a due velocità».

Fonte: CAI Agromec