«Il nostro obiettivo era di trovare dei metodi per ridurre i consumi di acqua e di prodotti chimici con ricadute positive sia economiche che ambientali, utilizzando le nuove tecnologie. Ma pensavamo di arrivare a un risparmio del 30% mentre in alcuni contesti abbiamo già superato il 50%».

UN PROGETTO UE DEDICATO ALL’AGRICOLTURA DI PRECISIONE

Così Davide Bòscaro, ricercatore del Crea, centro ricerche in agricoltura, parlando delle sperimentazioni effettuate nell’ambito del progetto Transfarm 4.0, presentato ai giornalisti presenti a Eima 2021, dove ha avuto luogo anche l’incontro dei ricercatori dei cinque Paesi coinvolti: Austria, Italia, Polonia, Slovenia e Ungheria.

«Con questo progetto vogliamo contribuire alla diffusione dell’agricoltura di precisione – ha spiegato Diego Tomasi, primo ricercatore del Crea e coordinatore del progetto – e dopo avere condotto un sondaggio fra 236 aziende agricole abbiamo dato vita a tre applicazioni sperimentali: l’uso di un protocollo ISObus, una sorta di linguaggio informatico per far dialogare i trattori con le attrezzature prodotte dai differenti marchi; l’uso di sensori con i quali si riduce la dispersione di prodotti irrorati in campo aperto, e infine l’uso dell’intelligenza artificiale per ricavare informazioni utili all’agricoltore, dalla mole di informazioni che arrivano proprio grazie ai sensori e ad altre fonti».

AL TERMINE DEL PROGETTO LA COMPLESSA FASE DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO AGLI AGRICOLTORI

Agricoltura

Il progetto Transfarm 4.0 si concluderà a giugno del prossimo anno e dovrà dare le indicazioni su come consentire alle aziende europee di adottare queste pratiche innovative.

«Quando presenteremo i risultati di tutto questo lavoro – ha aggiunto Tomasi – vedremo anche come gli organi regionali dei diversi Paesi, quindi le istituzioni politiche, avranno recepito l’importanza dell’agricoltura di precisione. Perché l’innovazione tecnologica si basa prevalentemente su fondi europei e, quindi, i nostri rappresentanti devono avere le idee ben chiare su come utilizzare questi fondi».

Fonte: FederUnacoma